Copertine Appunti Aleksandar Zograf

Appunti underground dalla polveriera dei Balcani.
Il graphic journalism secondo Aleksandar Zograf.

"Voglio dar voce attraverso i fumetti alle persone comuni, non ai leader".Saša Zograf

Seguo Saša Rakezic in arte Aleksandar Zograf dai tempi in cui, studente al DAMS, frequentavo i mercatini dell’editoria indipendente, le librerie e i circuiti in cui giravano le fanzine e i fumetti autoprodotti che hanno contribuito all’esplosione di creatività e di novità editoriali, artistiche, musicali in Italia.
Zograf era un autore che a metà anni novanta iniziava ad essere apprezzato da una nicchia di fumettisti e lettori attratti dal suo stile grafico e dalle tematiche affrontate. Ho comprato Appunti Vol. 1 e Vol. 2 in un mercatino dell’usato e ho letto le due raccolte a fumetti – tradotte e pubblicate in Italia nel 2005 e nel 2006 dalla piccola casa editrice Black Velvet – nei giorni in cui è esploso il conflitto in Ucraina (inevitabile fare delle comparazioni con la complessa situazione jugoslava del 1991 e constatare con amarezza che le dinamiche, le tensioni, la brutalità di ogni evento bellico siano molto simili).

L’uso del linguaggio del fumetto dell’autore di Pancevo è legato alla sua storia personale, alla provenienza geografica, sociale, culturale, al rifiuto del classico plot narrativo e ad una sperimentazione disinvolta, con la peculiarità di attingere alle fonti più disparate alla ricerca di tracce interessanti sul passato e sul presente dei Balcani, in particolar modo sul periodo storico che intercorre tra la Prima e la Seconda Guerra Mondiale.
Zograf appunti
Autoritratto di Zograf nella retrocopertina di Appunti, Black Velvet Edizioni, 2005.

I fumetti raccolti in Appunti nascono su suggerimento di Nebojša Grujičič, un redattore di Vreme, rivista indipendente di Belgrado (a cui lo stesso Zograf collabora dal 1992 come giornalista e recensore), che proprio in quegli anni propone al disegnatore serbo di realizzare delle strip scandite dal ritmo smilzo della doppia pagina, racconti autoconclusivi da pubblicare una volta a settimana. 
Fino al 2003, Zograf aveva realizzato principalmente fumetti autoprodotti scritti in lingua inglese che circolavano negli ambienti della controcultura americana, britannica e del nord Europa, comunque fuori dai confini della ex-Jugoslavia.
Quella di Grujičič è un’opportunità che Zograf non si è lasciato sfuggire: la possibilità di usare la sua lingua madre, grazie alla quale ha potuto lavorare ad una struttura narrativa originale per il mondo dei fumetti dell’epoca, soprattutto in Serbia. Una sorta di microdocumentario illustrato in cui è possibile usare il tono di voce del racconto orale per far conoscere al lettore la cultura popolare del suo Paese, gli usi, le tradizioni, le sofferenze, ma anche il carattere irruento, genuino, fiero e allo stesso tempo surreale della sua gente. 
Appunti apre ad un mondo ricco di inquietudini, di speranze, di immagini e di pensieri sparsi: il mondo di  Aleksandar Zograf, ma anche quello dei ragazzi della sua generazione che assistono impotenti alle trasformazioni sociali ed economiche in atto nell’Europa degli anni novanta. E così, i momenti più importanti dell’infanzia, della formazione, dell’adolescenza di un giovane uomo si innestano con la storia della Serbia. Per Saša i quotidiani e le riviste d’epoca socialista, recuperate nei mercatini di memorabilia di Belgrado, sono una fonte inesauribile di ispirazione e una risorsa vitale di ricerca storica diventando protagoniste testuali e visive delle sue storie per fare emergere i legami esistenti tra gli eventi politici e i costumi popolari.


Zograf appunti
Intervista: Kim Deitch tratta da Appunti di A. Zograf, Black Velvet Edizioni, 2005.

Quelle pubblicate a puntate su Vreme e raccolte successivamente in due volumi (33 nel primo e 42 nel secondo) sono storie brevi in cui viene messa in discussione la reticenza ad inserire i fumetti nel piano editoriale delle riviste politiche dell’ex blocco sovietico in quanto considerati una lettura filo-occidentale. Una scelta lungimirante quella di Grujičič, che grazie alle potenzialità espressive di Zograf col tempo verrà ripagata da ottimi risultati di vendita e dal raggiungimento di un pubblico diverso da quello abituale, certamente più attento ai fumetti d’autore. Lo stile grafico si rifà a quello dei grandi maestri del fumetto americano come Robert Crumb, Will Eisner, ma sono presenti anche connessioni con l’iconologia slava e un evidente interesse per la subcultura popolare serba trattata su vecchie riviste come Ilustrovana, Politika, Bazar, Čik, Front, Rok. La passione irrefrenabile per la lettura di diari, vecchi articoli di cronaca e per il collezionismo vintage entra in gioco nella rappresentazione grafica dei personaggi di Zograf e diventa la cifra autoriale della sua originale narrazione autobiografica.
I suoi fumetti richiedono una lettura capace di cogliere i molteplici strati stilistici che si annidano sotto le stesure di nero coprente, le minuziose e insistenti “sporcature” a pennino che caricano il contorno dei personaggi e le ombreggiature, incrociando elementi visivi del punk inglese con la grafica tipica della controcultura anni settanta, delle icone russe e del cinema di animazione dell’est.
La tecnica narrativa usata in Appunti è quella del resoconto di viaggio (ci sono anche i suoi mini tour in Italia), del repêchage minuzioso, dello sketch delle esperienze che fa visitando le capitali Europee e del Nord America, intervistando autori del fumetto classico e underground, scrittori, musicisti di rock band, una sorta di graphic diary, di autobiografia a fumetti che testimonia le infinite possibilità espressive della nona arte e che è stato classificato dalle case editrici come Graphic Journalism.


Zograf Milano centrale
Milano Centrale tratto da Appunti Vol. II di A. Zograf, Black Velvet Edizioni, 2006
Nei fumetti di Zograf vengono messi in risalto i crescenti disequilibri tra centro e periferia, tra local e glocal, tematiche di taglio spiccatamente sociale che tratta nelle sue strip senza cadere nell’autocommiserazione, nella lamentela o nell’invettiva politica, anche quando racconta la Guerra dei Balcani, che ha vissuto in prima persona nella sua Pancevo, una delle città serbe a vocazione industriale maggiormente colpite dai bombardamenti della NATO.
Zograf appartiene a quella generazione di fumettisti a cui non interessano i pistolotti autoreferenziali e i fumetti di denuncia, ma la cui finalità espressiva è quella di arricchire l’aspetto “locale” dei suoi racconti di un valore più universale. Negli ultimi quindici anni si sono moltiplicate le traduzioni di questo genere di fumetti in molte nazioni e, nel caso di Zograf, in Italia hanno destato l’attenzione dell’Osservatorio sui Balcani, con cui l’autore serbo collabora abitualmente ormai da diversi anni.

Osservatorio sui Balcani visto da Sasa Zograf
L'Osservatorio sui Balcani in una rappresentazione di Zograf.

L’impatto grafico è volutamente scarno, senza manierismi formali, la postura dei personaggi ricorda i movimenti del teatro delle marionette e l’inquadratura delle strip è spigolosa. Zograf fa un uso del bianco e nero privo di sfumature e riduce all’osso anche le prospettive e tutti gli elementi “scenici” superflui al suo scopo narrativo e visivo, quello appunto di ottenere un diario filmato, una sorta di microdocumentario su carta. Appunti è anche una sorta di metafumetto in cui le tavole di Zograf sono corredate all’interno della stessa storia dai disegni di Uroŝ Djurič, Bergen, Stavenger, Peter Bleguad, Jason, Lars Fiske, Ladislaus Kmoch, tutti autori estranei ai circuiti editoriali più convenzionali, oppure da interviste ad autori di culto della rivista East Village Other come Kim Deitch. Questo particolare escamotage del “fumetto nel fumetto” (usato a fine anni settanta da molti autori insieme alle reinterpretazioni grafiche dei personaggi Disney), la stima artistica espressa in alcune tavole nei confronti di Will Eisner, Burns, Enki Bilal, l’orgoglio con cui ci descrive i precursori del fumetto serbo anni trenta pubblicati in Politikin Zabavnik, ci danno un’idea della vivacità culturale che anima il lavoro di Zograf.

Una lettura che consiglio a chi ama uscire dai binari tradizionali del fumetto d’autore patinato o delle comic strip di evasione. Open your mind.

Le immagini, ove non diversamente indicato, sono © degli aventi diritto.

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  • Titolo: Appunti e Appunti Vol. II - Un anno con Aleksandar Zograf
  • Autore: Saša Zograf
  • Editore: Black Velvet, 2005 - 2006
  • Cartaceo: Appunti euro 8,50 - Appunti Vol. II euro 9,00
  • Pagine: Appunti 72 p., ill., filo refe / Appunti Vol. II p.88, ill., filo refe
  • Genere: graphic journalism
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